29/08/2020 | Silvia Anna Barrilà

La collezione di Keith Haring

All'asta da Sotheby's a settembre una serie di opere appartenute al grande artista americano vendute dalla Fondazione per beneficenza

In occasione del 30° anniversario dalla scomparsa di Keith Haring, la fondazione dell'artista americano mette all'asta da Sotheby's più di 140 opere e oggetti a lui appartenuti. I proventi della vendita online, che si terrà dal 24 settembre all'1 ottobre ed è intitolata "Dear Keith", andranno a favore del The Lesbian, Gay, Bisexual & Transgender Center di New York, un'organizzazione che celebra la diversità e sostiene la giustizia e le opportunità della comunità queer di New York.

Durante gli oltre dieci anni di vita e lavoro nel centro di Manhattan, Keith Haring è stato un artista ma anche un attivista impegnato nella difesa dei diritti della comunità gay. Nel maggio del 1989, in occasione del 20 ° anniversario delle rivolte di Stonewall, ha eseguito uno dei suoi ultimi grandi murales, intitolato "Once Upon a Time", ancor oggi esistente, nel bagno degli uomini al secondo piano del The Center. Le opere all'asta, con stime a partire da 100 dollari, compaiono per la prima volta sul mercato secondario e raccontano storie inedite sull'artista e la comunità artistica di New York negli anni 70 e 80. Sono state acquistate, scambiate o regalate all'artista con artisti amici, tra cui Andy Warhol, Jean-Michel Basquiat e Kenny Scharf. 

Keith Haring, polaroid, © Keith Haring Foundation

La collezione di opere e oggetti all'asta è strettamente legata alla biografia dell'artista: si va da quelle del suo amico di infanzia Kermit Oswald ai colleghi della School Of Visual Arts John Sex e Kenny Scharf, alle opere di Jean-Michel Basquiat, ai graffitari Futura 2000 e Lee Quiñones, ai suoi eroi Andy Warhol, Pierre Alechinsky e William Burroughs, con i quali ha collaborato durante la sua carriera. "Insieme riflettono un'era culturalmente fertile" ha dichiarato Harrison Tenzer, Head of Sotheby's Contemporary Art Online Sales a New York, "in cui gli artisti e gli attivisti lavoravano a stretto contatto per creare un mondo più inclusivo di quello in cui erano nati".

"È come se lo stesso Keith abbia chiamato a raccolta i suoi amici per creare opere per questo preciso scopo" ha commentato Gil Vazquez, Acting Director della Keith Haring Foundation. “È raro che noi, come fondazione, riusciamo ad affrontare attraverso un unico dono così tante delle preoccupazioni a cui il nostro fondatore teneva profondamente. The Center incarna tanti dei temi di cui parlava Keith: comunità, responsabilizzazione e sostegno al nostro futuro, i giovani".

L'appartamento di Keith Haring, Credit Nancy Elizabeth Hill

Haring è stato fortemente influenzato da Andy Warhol, che era sia un amico che un collaboratore artistico. Nel 1989 dichiarò alla rivista Rolling Stone: "Prima di conoscere Warhol, era un'icona per me. Era totalmente inavvicinabile. Lo incontrai finalmente tramite Christopher Makos, che mi portò alla Factory. All'inizio Andy era molto distante. Era difficile per lui sentirsi a proprio agio con le persone che non conosceva. Poi è venuto a una mostra alla Fun Gallery, subito dopo la mostra da Shafrazi. Era più amichevole. Abbiamo iniziato a parlare, a uscire. A quel tempo scambiavamo molte opere".

L'asta include una serie di opere di questo tipo, tra cui un ritratto senza titolo di Haring con Juan DuBose, un DJ nonché partner e amante di Haring, morto a causa di Aids nel 1988 (stima 200.000-250.000 $). Haring e DuBose ebbero una relazione appassionata per cinque anni, basata principalmente sull'attrazione fisica.

La vendita comprende un gruppo significativo di opere di artisti associati al Club 57, il night club situato nel seminterrato di una chiesa nell'East Village di New York, che divenne rapidamente uno dei centri più influenti del movimento controculturale quando aprì nel 1978. Opere di Jean-Michel Basquiat (stima 100.000-150.000 $), Tseng Kwong Chi, Stefano Castronovo, Samantha McEwen, Kermit Oswald, Kenny Scharf, Bruno Schmidt e John Sex testimoniano la scena dell'epoca, alimentata da affitti bassi, opposizione all'amministrazione Reagan e dal desiderio di sperimentare nuove modalità di arte, performance, moda e musica.

L'appartamento di Keith Haring, Credit Nancy Elizabeth Hill

Kenny Scharf era particolarmente vicino ad Haring: erano diventati subito amici alla School of the Visual Arts, erano compagni di stanza e collaboravano spesso. L'asta include opere su carta dell'artista, tra cui un acquerello su carta in cornice dipinta a mano (stima 18.000-25.000 $), oltre a una serie di oggetti dipinti a mano.

Anche la scena della street art, in cui Haring ha lavorato negli anni '70 e '80, è ben rappresentata, con opere di John “Crash” Matos, Lady Pink, Lee Quiñones, Rammellzee e Basquiat, di cui ammirava molto il lavoro. Nel suo saggio “Remembering Basquiat” pubblicato su Vogue, Haring ha scritto: "Il suo lavoro aveva una sorta di potere che era inconfondibilmente 'reale'. L'intensità e la franchezza della sua visione erano intimidatorie. Jean-Michel era forse un po' troppo reale per noi . Era intransigente, disobbediente e scortese se la situazione lo richiedeva. Non malizioso, ma onesto".

Kenny Scharf, Senza Titolo, Courtesy Sotheby's

Jean-Michel Basquiat, Senza Titolo, Courtesy Sotheby's

Un altro caro amico dell'artista era George Condo, che spesso lavorava nello studio di Haring all'East Village. La vendita include un eccellente gruppo di disegni giovanili e dipinti realizzati dall'artista negli anni '80, tra cui un'opera senza titolo su carta con l'iscrizione: "For Keith in Paris, so it is once before a bum I am..." (stima 12.000-18.000 $).

Haring possedeva anche una serie di opere di artisti affermati che ammirava molto, tra cui Pierre Alechinsky, Jean Cocteau, Alberto Giacometti, Roy Lichtenstein e Pablo Picasso. L'asta include due stampe di Lichtenstein, tra cui "Forms in Space" del 1985, che aveva un posto d'onore sopra il camino della sua casa (stima 50.000- 70.000 $). Lichtenstein ha partecipato alla prima grande mostra di Keith a New York, così come Robert Rauschenberg e Sol Le Witt.

Roy Lichtenstein, Forms in Space, Courtesy Sotheby's

Affascinato dai cartoni animati sin dalla tenera età, Keith Haring è famosissimo per i suoi disegni ispirati ai graffiti, che lo portarono dalle strade e dai club di New York ai musei di tutto il mondo. Il suo stile grafico singolare si basa sul primato della linea; le sue composizioni sono popolate di immagini distintive, come le figure che ballano, i bambini "radiosi", i cani che abbaiano e i dischi volanti, infuse di un'energia unica. Mentre frequentava la School of Visual Arts di New York nel 1978, Haring ha scoperto una fiorente comunità artistica di artisti emergenti, come Kenny Scharf, Jean-Michel Basquiat e Tseng Kwong Chi.

Tra il 1980 e il 1989 Keith Haring ha ottenuto riconoscimenti internazionali, partecipando a numerose mostre collettive e personali e producendo più di 50 opere pubbliche da New York a Parigi. Esprimendo concetti universali di nascita, morte, amore, sesso e guerra, Haring ha creato un immaginario duraturo che è stato apprezzato in tutto il mondo. Le opere di Haring si trovano nelle collezioni di musei come il MoMA, l'Art Institute of Chicago, l'Albertina a Vienna, il LACMA e molti altri.

Poco prima di morire per l'Aids nel 1990, Haring ha fondato la Keith Haring Foundation, la cui missione è triplice: il supporto di organizzazioni impegnate ad arricchire la vita dei bambini; la cura e l'educazione alle problematiche dell'Hiv; e la promozione delle sue opere d'arte.

Keith Haring nel 1989, fotografo sconosciuto, Courtesy of The LGBT Community Center National History Archive